Extreme E | Uruguay, la roccambolesca rivincita di Hamilton su Rosberg: il suo team X44 vince il titolo
Tanti colpi di scena nell'Energy X Prix
Un finale clamoroso per la seconda stagione dell’Extreme E, che ha regalato spettacolo e forse qualche incidente di troppo (cosa su cui la serie votata alla sostenibilità deve ancora lavorare, migliorando l’affidabilità degli eSuv elettrici Odyssey 21): in Uruguay, dove si è disputato l’Energy X Prix valido come quinto ed ultimo round del 2022, X44 Vida Carbon Racing ha conquistato il podio in gara mettendo le mani sul suo primo titolo, battendo il leader di classifica sino a questo fine settimana Rosberg X Racing.
La rivincita di Lewis Hamilton ed un nuovo titolo mondiale per Loeb e Gutierrez
Il duello tra i due ex compagni e rivali di F1, ovvero Lewis Hamilton e Nico Rosberg, proprietari dei corrispettivi team, ha visto la rivincita del primo visto che RXR aveva ottenuto il trionfo nella stagione inaugurale dell’XE lo scorso anno. Il copione sembrava potersi ripetere anche in questa stagione stando ai risultati delle prime gare del 2022, ma nel precedente round in Cile X44 ha riaperto la lotta, portandosi a 17 punti di distacco dalla squadra di Rosberg. Nell’Energy X Prix la difesa del titolo per quest’ultimo e la sua squadra si è rivelata una impresa al cardiopalma terminata non al meglio, sprecando l’occasione già dalle qualifiche e buttandola all’aria definitivamente nella Crazy Race.
Le speranze al lumicino di Acciona Sainz e GMC Hummer EV Chip Ganassi Racing di inserirsi anch’essi nella contesa sono andate a farsi benedire nelle semifinali, e così X44 si è ritrovato con i suoi due piloti – Sébastien Loeb e Cristina Gutierrez – a dover ottenere almeno il podio per poter ribaltare il vertice della classifica. Missione compiuta, con entrambi i alfieri che ottengono un nuovo riconoscimento mondiale dopo i nove titoli nel WRC per Loeb e quello FIA Cross Country nella categoria T3 per la Gutierrez. Per la cronaca, in Uruguay si è ben distinto anche il nuovo duo di Veloce Racing, come vedremo a breve, ed ABT Cupra XE, per la prima volta nella sua storia nell’Extreme E vince in una gara della serie.
Energy X Prix, le qualifiche
Partiamo dalle Qualifiche, con la prima sessione dominata da Acciona che con Laia Sanz e Carlos Sainz ha conquistato il miglior tempo con 56 secondi di vantaggio sulla nuova formazione di Veloce Racing, al debutto in Uruguay e che vedremo in azione nel 2023, ovvero Molly Taylor e Kevin Hansen. Subito un colpo di scena con i problemi dei due contendenti al titolo, vale a dire Rosberg X Racing ed X44 Vida Carbon Racing: Mikaela Åhlin-Kottulinksy di RXR si è ribaltata infatti con il mezzo finito ruote all’aria, e la medesima sorte è toccato a Cristina Gutierrez di X44, con il mezzo in questo caso più danneggiato.
Nella prima manche della Q2 il miglior tempo è stato messo a segno da Genesys Andretti United con Timmy Hansen e Catie Munnings, davanti ad Acciona, mentre nella seconda manche ha svettato inizialmente ABT Cupra XE con Nasser Al-Attiyah e Klara Andersson, poi penalizzati di 30 secondi per via di un contatto del qatariota con l’arcirivale Johan Kristoffersson di RXR, in un tentativo di sorpasso che invece ha fatto girare l’eSuv dello svedese campione del mondo rallycross anche nel 2022. Di conseguenza, la classifica globale dalle qualifiche ha prodotto come Top Qualifiers l’equipaggio di Veloce Racing, inizialmente secondo nella manche 2 della Q2, davanti ad Acciona e a Genesys Andretti.
Energy X Prix, le semifinali e la Crazy Race
In Semifinale 1, disputata oggi, Veloce si è ancora una volta imposta staccando il biglietto per la finalissima, davanti ad ABT Cupra (anch’essa alla fase successiva) e a GMC Hummer EV Chip Ganassi Racing, inizialmente secondo ma poi penalizzato per aver travolto le bandierine dei waypoint (un totale di 20 secondi). La Semifinale 2 ha invece prodotto come finalisti Genesys Andretti United Extreme E e Neom McLaren, mentre per Acciona non c’è stato nulla da fare, con Sainz ribaltatosi nel tentativo di spingere forte ed insidiare Emma Gilmour di McLaren.
La Crazy Race, che metteva in palio un solo ultimo posto per la finale, è stata veramente una manche folle, e dove si è consumata la svolta di una intera stagione. Per uno scherzo del destino X44 e RXR si sono ritrovati a battagliare per un unico pass verso il redde rationem per il titolo, ed avere la meglio è stata la squadra di Hamilton, visto che Åhlin-Kottulinksy ha subito un testacoda nelle prime fasi della Crazy Race contro Tamara Molinaro di Xite Energy Racing. I danni riportati dall’incidente subito dall’eSuv di RXR (rottura di una ruota) hanno fatto sì che la vettura restasse ferma nella switch zone, mentre Loeb ha lottato nel suo giro contro il nuovo arrivato (almeno per questa gara) Ezequiel Compac di Xite Energy Racing. Il pluricampione WRC ha avuto la meglio nel duello nonostante la pressione del primo sudamericano in competizione nell’Extreme E, sulla piazza d’onore pur con una penalità di 10 secondi per il contatto con Loeb nella zona cambio piloti ed ulteriori 30 secondi per via dell’incidente della compagna di squadra Molinaro con Åhlin-Kottulinksy.
RXR ha provato comunque a ripartire dalla switch zone con Kritsoffersson e tentare di salvare la corsa al titolo, ma il team di Rosberg ha subito poi una squalifica per una infrazione proprio nella zona del cambio.
Energy X Prix, la finale. Prima vittoria per ABT Cupra
Per X44 si è aperta così un’autostrada per il trionfo, in una finale in cui il team di Hamilton doveva conquistare il podio e mantenere i 5 punti della Continental Traction Challenge per assicurarsi il titolo: e così è stato, sebbene Loeb regali un brivido per colpa di una sbavatura che lo relega in quarta posizione. Vince la finale, ed è la prima volta, ABT Cupra, ma X44 grazie alla prestazione di Cristina Gutierrez (e contestualmente anche alla penalità di sette secondi di Veloce per cambio troppo rapido dei piloti nella switch zone) consente al team di ottenere un preziosissimo terzo posto in Uruguay, che permette alla formazione di Hamilton di conquistare il suo primo titolo battendo di soli due punti RXR, relegato al secondo posto del campionato davanti ad Acciona.
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